mercoledì 26 maggio 2021

Pronti, partenza... isolamento per 10 giorni


Sono stati giorni pieni, anzi, pienissimi, felici, trepidanti, impazienti.. emozioni classiche di chi si ritrova a preparare le valigie per un viaggio che non vede l'ora di fare. Soprattutto se non stai con i tuoi familiari da quasi un anno e vuoi sorprenderli con il tuo arrivo improvviso ed inaspettato.

 L'ho deciso così, su due piedi, di andare a trovare la mia famiglia in Sicilia, dopo aver appreso una notizia per puro caso mentre facevo informazione sui requisiti per viaggiare durante il covid. 

Leggo:

"I BAMBINI AL DI SOTTO DEI DUE ANNI SONO ESENTATI DAL TAMPONE", tradotto, per le vacanze estive che prevediamo di fare nella mia isola del cuore, mia figlia è obbligata a fare il test anti-covid in quanto i primi di luglio compirà due anni e rientrerà nella fascia d'età non più esentata.

Io e Daniele non siamo per nulla d'accordo a costringere nostra figlia mentre le infilano un tampone fastidiosissimo su per quel nasino piccolo e delicato, solo perché dobbiamo stare a bagnaculo. Lei, tra l'altro, si dimenerebbe per la paura, rischiando di farsi molto male (prevedo un articolo mirato proprio su questo argomento).

Questo periodo è già abbastanza un trauma per i nostri bambini, quindi a meno che non sia necessario, perché torturarli così, gratuitamente? Non ci stiamo, non ci sto.

Per questo, questa vacanza improvvisa. 

Ginni ha ancora 22 mesi e siamo giusto in tempo per evitarle tale fastidio inutile. Tra l'altro, noi viaggiamo spesso in auto per portare anche i nostri cani con noi, ed ho pensato che farle fare l'esperienza dell'aereo a questa età sarebbe stato divertente. Lei ha vissuto l’attesa con tanta euforia ed io non vedevo l'ora di vivere tutto insieme.

Non vi dico l'organizzazione dietro a questa imminente partenza, potete immaginare.. mille cose da portare, liste infinite da depennare, agenda piena di cose da fare prima di lasciare il marito da solo per 10 giorni, pulizie di primavera e cambio armadi per la bella stagione che tarda ad arrivare..

Il 25 maggio mattina tutto era pronto, valigie, documenti, autocertificazioni, registrazioni online, mancava solo il tampone molecolare contro il Covid19 che doveva essere effettuato entro le 48 ore dall'arrivo in Italia. Corro a farlo e non vedo l'ora di ricevere l'esito per concludere anche i preparativi della documentazione richiesta per il volo.

Alle 19 e 15, dopo un giorno di attesa, finalmente ricevo il referto.

Con infinita incredulità però, non è negativo, ma indica positività al SARS-CoV-2 .

Incredula, shockata, sconcertata, mi crolla il mondo addosso. 

Come dico a Ginevra che non saliremo su quell'aereo e che non vedremo nessuna nuvola dal finestrino, che non andremo più a fare una sorpresa ai nonni che non vede l'ora di abbracciare? 

Ma soprattutto, come diavolo è possibile che io abbia contratto il mostro da cui mi sono sempre protetta rispettando i gesti barriera ed evitando gli assembramenti?

Giuro che ad oggi non ho una risposta, non mi do pace. 

Il 26 maggio quel volo che avrebbe dovuto farci riconciliare con i nostri cari è decollato senza di noi che saremo bloccate, invece, in casa per 10 giorni, come da regolamento. 

Anche Dani ha eseguito il tampone, ma il suo è risultato negativo. 

Nel mio cuore c'è la speranza che abbiano commesso un errore quindi oggi rimedierò facendo un secondo tampone. 

Ditemi, vi è mai successo di ottenere un falso positivo effettuando un test molecolare? E di scoprire di avere il covid in prossimità di un viaggio?

Aspetto di leggervi.

Un abbraccio

A.

Nessun commento

Posta un commento

© IL MIO MONDO IN UN POST ♥
Maira Gall